Michele Guido (Aradeo, LE – 1976) nel 1997 si trasferisce a Milano e si diploma a Brera; nel 2003 frequenta il master in Landscape Design e, durante gli studi, nel 1999 viene selezionato per la residenza/studio presso il Centro T.A.M. con Eliseo Mattiacci. Dal 2001 al 2007 ha uno studio presso Casa degli Artisti a Milano, dove organizza con J. de Sanna e H. Nagasawa: “Discussione Aperta: il Concetto di MA”, che nel mondo orientale indica un passaggio, un intervallo di spazio-tempo. Questi elementi incidono in modo decisivo sulla genesi del suo lavoro; da qui deriva la sezione degli elementi vegetali, la stratificazione del disegno per ricavare l’elemento modulare che appartiene all’impianto genetico delle piante.
Le indagini multidisciplinari si sviluppano con progetti più complessi denominati “garden project” basati sulle analogie formali fra il mondo vegetale e la ricerca scientifica, l’origine geografica delle piante ed il rapporto con la cultura di quei luoghi, la biodiversità, ecc.
I suoi lavori sono stati esposti in diversi luoghi pubblici e privati: Museo MACTE, Termoli (2021) | Museo della Ceramica Savona (2020) | PAV Parco Arte Vivente, Torino per “resistenza/resilienza” (2019) | Palazzo Oneto, Palermo, Manifesta 12 collateral con “ceiba garden project” (2018) | Palazzo Borromeo, Milano con “play in the garden” (2018) | Fondazione Merz, Torino con “pulsar__2017” per Meteorite in Giardino 10 (2017) | ZonaMacoSur, Città del Messico (2016) | Museo CAMUSAC, Cassino per “Rilevamenti #1” (2016) | FAR, Rimini per la Biennale del disegno (2014) | Museo Carlo Zauli, MIC Faenza con “operadelocalizzata garden project” (2014) | Lia Rumma Gallery, Napoli per “senza titolo” (2013) | Fondazione Plart, Napoli per “Botanica” (2011) | Accademia di San Luca, Roma per “Segnare/Disegnare” (2009) | Museo della Permanente, Milano (1999, 2001, 2011).
Inizia a collaborare con la Galleria Z2O Sara Zanin di Roma e presenta la prima personale nel 2009, poi nel 2013 e nel 2015 la bi-personale con Hidetoshi Nagasawa; dal 2013 è rappresentato anche dalla Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli. Nel 2020 vince il Premio per il Museo della Ceramica di Savona ed il Premio Anna Morettini, nel 2010 il Premio Rotary Brera Christian Marinotti, nel 2008 il II Premio per la Scultura dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro.
I suoi lavori sono stati acquisiti dal Museo del ‘900 di Milano, dalla Fondazione Plart di Napoli, dalla Fondazione Biscozzi-Rimbaud a Lecce, ecc.
Tra le residenze: nel 2018 partecipa a Grand tour en Italie, Manifesta 12 collateral, Umana Natura con H. Nagasawa nel 2012, Made in Filandia nel 2011 e in questo periodo è presso la Casa degli Artisti di Milano.